Decoro Urbano - We DU!

A domanda non risponde

 

Leggiamo basiti quanto sostenuto con due articoli pubblicati sul Cittadino nelle scorse settimane e che sotto riportiamo per completezza di formazione, riguardo al nostro sul “MANIFESTO DEI SINDACI CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO” .

 

 

 

Precisiamo che la nostra era semplicemente una domanda, che ci siamo posti, in quanto non compare il nostro Comune nell’elenco degli aderenti a tale iniziativa; che, a nostro personalissimo parere, doveva essere un modo per sensibilizzare i cittadini a tale problema.

Se da un lato è condivisibile il pensiero del “nostro Sindaco” quando, nell’articolo del Cittadino del 19.10.2013, afferma che “…solo con l’educazione che parte dalle famiglie ed è rinforzata dalle scuole si possono convincere le persone alla moderazione dei comportamenti…” , dall’altro lato ci pare un po’ meno probabile che si possa convincere un genitore o un nonno a frequentare la scuola o meglio ancora a farsi rimproverare a sua volta dal proprio genitore e/o parente ; perché le categorie, statisticamente parlando, più a rischio sono proprio quelle.

Ma più perplessi restiamo quando si paragona questo fenomeno con la droga o l’abuso di sostanze alcoliche. Non ci sembra un paragone felice! Vorremmo ricordare che tali fenomeni sono regolamentati da leggi specifiche, l’uso di sostanze stupefacenti è vietato e l’uso di sostanze alcoliche è assolutamente vietato ai minori, così come la vendita di tabacco. Che poi nel nostro Paese alcune leggi siano fatte per non essere rispettate è un altro discorso e ne abbiamo quotidianamente la prova!

Riguardo al “MANIFESTO” si va oltre alle leggi di carattere nazionale.

E’ una richiesta dei Sindaci dei Comuni aderenti a regolamentare nel proprio territorio l’uso e le licenzeper tali locali, e più nello specifico chiedono una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso con adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura; chiedono che sia consentito il potere di ordinanza dei Sindaci per definire l’orario di apertura e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili , e che sia richiesto ai Comuni il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo oltre a quanto già sancito per legge nazionale, regionale o provinciale e ripetiamo: il Comune di Muggiònon ha aderito a tale iniziativa, a differenza di tutti i comuni limitrofi e confinanti.

Rimarchiamo inoltre che tale mancanza esclude i cittadini di Muggiò da una raccolta firme mirata alla modifica della legge in vigore, dando più autonomia ai Comuni in materia di licenze a tale esercizi. In parole povere: i cittadini di Muggiò non hanno possibilità di esprimere il proprio parere in merito a questa legge! Giusta o sbagliata che sia.

Sempre sul Cittadino in data 2.11.2013 compare come d’incanto un’ulteriore dichiarazione, questa volta per bocca del Sig. Alessandro Vantellino, Consigliere e Capogruppo in Comune di Fratelli d’Italia nonché figlio del più noto Assessore Sviluppo, Gestione del Territorio e Patrimonio, a cui rispondiamo che: lungi da noi di farci portatori del pensiero delSindaco, a tale proposito ce ne guardiamo bene. Se per il nostro Consigliere porre una domanda sarebbe sparare a zero, crediamo che nei prossimi mesi siamo a rischio stragi!

Ricordiamo però, come riportato all’inizio, che alla domanda PERCHE’ NOI NO? il 19 ottobre è stato semplicemente replicato: “Non credo che per legge si debelli il fenomeno…Un’altra legge che sarà disattesa nel concreto” . Crediamo che queste affermazioni si commentino da sole o lasciamo il commento al Consigliere, considerato che nell’articolo del 2 novembre si parla di un fantomatico “regolamento capace dimisure restrittive in grado non di debellare ma di arginare il fenomeno” . Insomma come sempre uno smentisce e l’altro annuncia, non si debella per legge ma si argina per regolamento! Non sarà quello che viene chiesto con il MANIFESTO? In quanto ad oggi non è possibile perché i Sindaci non hanno nessun potere regolativo, ispettivo e autorizzativo. Magari fossero più attenti eviterebbero di cantarsele e di suonarsele.

Per ultimo, nel nostro articolo abbiamo citato che ci fu una mozione presentata dalla Lega Nord nella seduta del 28.11.2011 votata all’unanimità. Forse “l’amico” di Fratelli d’Italia sarebbe meglio che rileggesse l’articolo in questione, in quanto non c’è stato nessun atto d’accusa nei confronti di questa amministrazione, ma bensì ci ponevamo una semplicissima domanda, a cui non abbiamo ancora oggi una soddisfacente risposta.

Poi se qualcuno ha la coda di paglia…

 

 

 

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